
"La gravità e la reiterazione dei fatti denota un'indole particolarmente violenta e priva di remore a commettere gesti spropositati nei confronti di una compagna di scuola, e la carenza di capacità o la volontà di contenere i propri impulsi vuoi sessuali, vuoi di sopraffazione nei confronti di soggetti più deboli" e porta a ritenere che "sussistano per tutti e quattro gli indagati gravi esigenze cautelari" ma "si ritiene sufficiente la misura di collocamento in comunità".
Lo scrive il gip del tribunale dei Minori Giuliana Tondina nel provvedimento di custodia cautelare a carico dei quattro ragazzi accusati di aver abusato di una compagna in un istituto superiore a Finale Ligure. "Il rapporto con i ragazzi della scuola è diventato di paura. Spesso mi chiedono aiuto per lo studio e io mi sento costretta a esaudire le richieste perché temo ritorsioni. Ho paura che la situazione possa degenerare e che accadano cose ancora più gravi". Lo ha riferito la rgazza ai carabinieri nel denunciare i suoi compagni di classe che l'hanno molestata nei bagni della palestra della scuola.
IL COMMENTO
Ponte Morandi, se la politica non ti considera solo una persona
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile