
Entrambi sono gli alfieri dei più accaniti sostenitori del rinvio dell'aumento di capitale e, secondo quanto si apprende, avrebbero vissuto molto male la decisione scaturita dalla riunione di ieri, con la soluzione mediata portata avanti dal presidente Paolo Momigliano. Come è noto infatti la maggioranza del Consiglio ha infine optato per chiedere alla banca di avviare sì le procedure di ricapitalizzazione entro il 31 marzo ma di realizzare concretamente l'operazione non prima di fine giugno. Un passaggio quest'ultimo che dovrebbe essere formalizzato nel corso di un'assemblea da svolgersi entro il mese prossimo.
Secondo alcuni rumor non è da escludere che dopo Alpa e D'Angelo altri consiglieri della Fondazione rassegnino a loro volta le dimissioni.
La notizia del forfait dei due consiglieri arriva dopo quella dell'ok di Bankitalia al mini-rinvio deciso dal Consiglio d'indirizzo della fondazione, comunicato nell'incontro di questa mattina con il presidente di Banca Carige Cesare Castelbarco Albani e l'amministratore delegato Piero Montani. I vertici dell'istituto centrale hanno approvato la decisione di ieri, che fa slittare l'avvio della procedura di ricapitalizzazione a marzo e il perfezionamento dell'iter a giugno. Secondo voci interne sarebbe già stato convocato un consiglio d'amministrazione di Fondazione Carige per la giornata di domani, con lo scopo di prendere atto dell'approvazione di Bankitalia e revocare la convocazione di un'assemblea.
IL COMMENTO
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