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Il senatore del gruppo Per l'Italia Maurizio Rossi chiede il ritiro del decreto Del Rio e l'inserimento del taglio delle province nella riforma costituzionale del Titolo V annunciata anche ieri dal governo.

"Sono totalmente contrario al decreto Del Rio-scrive in un comunicato Rossi- che è ispirato al più puro populismo e non solo non taglia i costi, ma anzi li fa aumentare. Parliamo di cose concrete: le voci di spesa per le province non sono determinate tanto dai costi dei singoli consiglieri, quanto dalle strutture. La creazione delle città metropolitane rischia di generare un costo incontrollato".

Poi aggiunge: "I costi inerenti il personale dipendente delle province, se passasse alle regioni, lieviterebbe del 15%, di fatto molto più del risparmio derivante dall'abolizione dei consiglieri provinciali. La verità è che occorre riformare tutto il sistema territoriale, ma nella sua globalità e non in maniera parziale, con l'aggravante di deleghe lasciate vaganti. Non esistono altre strade percorribili che non quella della riforma del Titolo V, l'accorpamento delle regioni in macroregioni che contino almeno cinque milioni di abitanti. Bisogna definire con chiarezza i ruoli di queste nuove macroregioni e contestualmente, si dovrà procedere all'accorpamento di comuni e province affinché coprano un numero minimo di abitanti da stabilire", conclude.