cronaca

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Al di là di quelle che potranno essere le bizze del tempo, per i bagnanti genovesi si preannuncia comunque un ferragosto complicato. I sindacati hanno infatti confermato uno sciopero di tre giorni, per tutto il fine settimana, da domani a domenica negli ex-bagni comunali \'San Nazaro\' di corso Italia e \'Scogliera\' di Nervi, per i dipendenti dell\'Azienda Bagni Marina.


Al centro della vertenza la situazione di precariato che da decenni coinvolge parte dei lavoratori dell’Azienda che coinvolge oltre 40 lavoratori che stanno subendo un  "precariato storico". Nel 2001 infatti la comunale “Azienda Bagni” - oggi \'Bagni Marina Genovese\' – subisce una prima pesante trasformazione passando da 102 dipendenti a 75 (27 lavoratori passarono in AMIU). La nuova società a responsabilità limitata viene costituita dall’allora civica amministrazione per la gestione del servizio bagni marini e spiagge attrezzate. Il personale transitato era in parte dipendente a tempo indeterminato del Comune di Genova e in parte dipendente a tempo determinato sempre del Comune di Genova, assunto con prova selettiva. Nella delibera comunale che segnò la cessione d’azienda venne inserito anche l’emendamento nel quale si specificava che Bagni Marina srl non avrebbero affidato a terzi nessuna lavorazione propria finché non si fosse trasformato il contratto da part- time a tempo pieno a tutto il personale che ne avesse fatto richiesta.


Ma nel 2012 la gestione dello stabilimento Janua di Vesima (che con i San Nazaro e i bagni Scogliera componevano la platea delle tre spiagge comunali genovesi) viene ceduta a terzi e anche negli anni precedenti alcune lavorazioni furono affidate a ditte esterne senza che negli 11 anni di gestione alcun lavoratore, non solo non sia passato a tempo pieno, ma non abbia neppure aumentato il numero di mesi del part time.