
"Imperia puntava sul suo rilancio turistico con la costruzione di questo porto, non vorrei che questa vicenda rovinasse l'immagine della città per poi andarsi a risolvere in una bolla di sapone". Chiappori analizza la vicenda: "Un porto da 70 milioni e arrivato a 160 milioni. Un porto che doveva costare una certa cifra è costato il doppio. Perchè? Bisogna partire da qui verificare le responsabilità e dare la possibilità al porto e alle aziende di riprendersi". Chiappori continua: "Speriamo che l'amministrazione sappia trovare le soluzioni per rimettere in carreggiata la città. Molte piccole aziende sono fallite è una ferita che brucia; chi è passato dal fallimento non si riprende più ma c'è anche chi è in agonia." Chiappori prosegue il ragionamento "Non basta mandare gente in galera ma chi ha 'beccato' il grano deve risarcire chi ci ha rimesso" e conclude: "chi ha intascato rimetta in circolo i denari che aveva sottratto".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo