
"Considerata la gravità delle affermazioni fatte a mezzo stampa e televisivo e non rese dalla signora Cemortan nel corso degli interrogatori sostenuti nelle sedi giudiziarie - dice l'ex comandante della Costa Concordia - provvederò a esporre denuncia affinché si intraprendano le dovute azioni penali inerenti al reato di falsa testimonianza".
"Parole in libertà, senza riscontro". Così il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, commenta le dichiarazioni di Domnica Cemortan sulla borsa che sarebbe stata prelevata dalla nave la notte del naufragio della Concordia.
"Questa signora parla soltanto per farsi pubblicità e sarebbe opportuno dargli l'importanza che merita - prosegue Verusio - Comunque, ha testimoniato di fronte ad un tribunale e fa fede quello che ha detto in quella circostanza. Sappiamo tutto di quella sera, dei movimenti suoi e di Schettino, cosa è stato fatto sul ponte 11, da quale parte si è affacciato il comandante".
"Stiamo facendo un processo per omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di una nave - conclude - Qualcuno mi spieghi che rilevanza possano avere dichiarazioni del genere".
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