curiosità

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Alcuni giurano di averle sentite narrare da persone che c’erano. In altri casi, si tramandano di generazione in generazione, suscitando sempre la stessa dose d’interesse e incredulità da parte degli ascoltatori. Sono le leggende universitarie, quei racconti al limite tra l’aneddotica e il fantasioso che spesso ricorrono nei dialoghi tra studenti. Tutte le università hanno le proprie leggende, anche se spesso i racconti sono molto simili tra i vari atenei d’Italia. Per quanto riguarda Genova, queste sono le leggende universitarie più celebri.

Esame di idraulica. Una bella studentessa si avvicina alla lavagna. Il professore le passa il gesso e poi le dice: “Bene, signorina, dunque, vediamo un po’… Ecco, si`, mi faccia una pompa!”. La leggenda vuole che uno scrosciante applauso, lungo più di un minuto, abbia fatto seguito alla domanda del professore.

Esame di anatomia. Con l’intenzione di mettere in difficoltà la studentessa più intraprendete del corso, il professore chiede all’esaminanda: “Signorina, saprebbe dirmi cos’è il pene ?”. La studentessa, consapevole della provocazione del docente, risponde a tono: “Non saprei, forse un osso?”. Il professore, prendendo la palla al balzo, risponde: “Le sarà sembrato, ma non era un osso!”

Prima lezione di economia aziendale. Alla fine della lezione, l’assistente comunica il metodo di giudizio lasciando la scelta agli studenti “Alla fine del corso mi direte se preferite un esame scritto o un rapporto orale col professore”.

Esame di anatomia. Scena muta sugli organi genitali femminili. Il professore dice con disprezzo allo studente: “Guardi, le do 20.000 lire, lei stasera tardi va nella zona del porto e vedrà quante signorine le spiegano volentieri queste cose...”. Lo studente incassa e torna all'appello successivo. Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino, lo studente mette 10.000 lire in mano all'incredulo professore, commentando: “Sua moglie mi ha fatto lo sconto”.

Accaduto all’Ospedale San Martino agli inizi degli anni Novanta.
Professore: “È in grado di dirmi quale organo dei mammiferi riesce, una volta eccitato, a raggiungere dimensioni pari a sei volte le dimensioni dell’organo a riposo?”
Studentessa (arrossendo): “Non saprei…”
Professore: “Non lo sa proprio? Ci pensi, non è difficile”
Studentessa (sempre più a disagio): “Non mi viene in mente niente…”
Professore: “Pensi alla vita di tutti i giorni…”
Studentessa (in grave imbarazzo): “Beh…”
Professore: “Forza signorina si butti…”
Studentessa: “Il pene?”
Professore (calmissimo):” Complimenti a lei e al suo fidanzato signorina, comunque l’organo è la pupilla”.