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 In Italia sono coltivati a basilico 800 ettari, 100 nella sola Liguria. Sono le sementi infette a mettere in pericolo le coltivazioni di basilico, infestate da più di un decennio dalla Peronospora belbahrii, un fungo che mette a rischio la produzione del celebre pesto. Lo ha spiegato ad Albenga, in un incontro con 120 operatori del settore, Angelo Garibaldi, presidente di Agroinnova, il centro di competenza dell'università di Torino.

"Per diffondere la malattia - ha detto - è sufficiente un solo seme infetto su mille. E abbiamo analizzato alcune partite di semi che avevano anche il 10% di materiale infetto". L'impiego di nuovi agro-farmaci è sconsigliato dai ricercatori perché aumenta i residui chimici. "Sarà - ha concluso Garibaldi - una lotta ancora lunga, quella contro la peronospora del basilico ma solo con risposte tecnologiche sostenibili per l'ambiente e con la collaborazione di bravi tecnici locali si potranno salvaguardare le coltivazioni di basilico e tutelare i consumatori".