cronaca

1 minuto e 7 secondi di lettura
Nel corso del suo intervento al varo del sottomarino "Pietro Venuti", andato in scena in mattinata presso gli stabilimenti spezzini di Fincantieri al Muggiano, l'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha parlato degli impegni che l'azienda, sulla base delle commesse in atto, ha assunto, e dei sacrifici che, unitamente a quelli delle maestranze, i vertici della società stanno sostenendo per contrastare la crisi e consolidare la competitività dei cantieri del gruppo di costruzioni navali.

"E' un momento particolare, in cui nonostante i buoni risultati raggiunti i sacrifici vanno raddoppiati da parte di tutti. L'azienda ha assunto impegni importanti sottoforma di commesse, e l'intesa con Finmeccanica per la costruzione di nuove navi li rende ancora più urgenti".

"Il sistema Italia non va giudicato solo da quello che fa la politica o pensando alle ferie dei magistrati - ha aggiunto l'ad Bono - . Alla rappresentanza sindacale unitaria dico, ad esempio, che sette settimane di ferie all'anno per un metalmeccanico sono qualcosa che va fuori dalla logica dell'attuale mercato del lavoro e della crisi persistente".

E in riferimento alla Fiom Cgil, che ha disertato la cerimonia del Muggiano in polemica con le decisioni del governo sulla riforma del lavoro, Bono ha concluso: "Prima viene il lavoro, poi l'articolo 18. Se non c'è il primo, non c'è l'altro".