
"Attualmente - sottolinea Roberto Martini, direttore di Confcommercio La Spezia - c'è tra i commercianti una sorta di corsa a fare l'insegna del proprio negozio sempre più piccola, perché superata una certa dimensione scatta il balzello. Noi abbiamo bisogno di una città viva, anche in un momento di crisi finanziaria come questo, anzi è ancora più necessario. E tasse come quella sulle insegne non aiutano certamente a valorizzare l'identificazione del proprio marchio commerciale. Perché è inutile nasconderlo, anche l'insegna fa e richiama".
"Per questo - prosegue Martini - abbiamo deciso di chiedere nuovamente all'amministrazione comunale, come fatto alcuni anni fa, l'esenzione dal pagamento della tassa sulle insegne. Quando questo, come altri balzelli, fu introdotto era ancora il tempo delle cosiddette vacche grasse, e il settore commercio era esattamente una mucca da mungere con cura".
"Ora però - conclude il n. 2 della Confcommercio spezzina - non possiamo più permetterci certi aggravi, e nello stesso tempo dobbiamo tornare a valorizzare l'immagine dei nostri negozi".
IL COMMENTO
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