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"Attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio". Padre Federico Lombardi smentisce che il Vaticano abbia ricevuto "segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi". "Non è quindi il caso di alimentare preoccupazioni non motivate", aggiunge. "Contrariamente a quanto diffuso da alcuni organi di informazione, non è vero che la Santa Sede abbia ricevuto segnalazioni di rischi specifici da servizi di sicurezza di altri Paesi", dichiara il direttore della sala stampa vaticana. "Si conservano i normali e opportuni contatti fra servizi di sicurezza, che facendo riferimento alla situazione attuale invitano ad attenzione e ragionevole prudenza, ma non risultano segnalazioni di motivi concreti e specifici di rischio", prosegue. "Non è quindi il caso di alimentare preoccupazioni non motivate - aggiunge padre Lombardi -, che possono inutilmente turbare il clima di vita e di lavoro, e ciò anche nell'interesse dei tanti pellegrini e turisti che quotidianamente frequentano il Vaticano".
"Non c'è al momento nessun riscontro sulle minacce al Vaticano ma l'allerta è massima". A dirlo il capo della Digos di Roma, Diego Parente, interpellato in merito alle notizie di un rischio di attentato terroristico in Vaticano. "Su quest'ultimo allarme non è stata trovata ancora conferma", ha detto. Il servizio di sicurezza attorno al Vaticano è stato comunque rafforzato. "In Vaticano il servizio era già cospicuo e sostanzioso adesso è stato rivisto come tutto il sistema di sicurezza della città che comprende tutti gli obiettivi sensibili presenti a Roma e che sono numerosi".
Intanto a Roma sono stati rafforzati i dispositivi di sicurezza al Ghetto e alla scuola ebraica. "I servizi sono stati rimodulati e potenziati davanti a tutti gli obiettivi sensibili" ha detto Parente. Tra gli obiettivi sensibili anche le ambasciate, monumenti, luoghi culto e redazioni di giornali e tv.
IL COMMENTO
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