economia

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Secondo i dati Fao 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno nel mondo, un terzo del cibo prodotto. Inoltre, un miliardo e 600 milioni di tonnellate di alimenti viene gettato via (pari a 750 miliardi di dollari) quando l’80% di queste sarebbe ancora consumabile. La cattiva gestione costa a ogni italiano 500 euro annuali di alimenti non consumati.

In occasione della seconda edizione della “Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare” del 5 febbraio, 'QUI Foundation' fa una stima del risultato ottenuto con l’iniziativa “Pasto buono”, finalizzata al recupero del cibo sano e invenduto nel settore della ristorazione. Ogni giorno i volontari delle Onlus, Caritas e associazioni territoriali con cui collabora Pasto Buono, ritirano il cibo sano e invenduto presso ristoranti, self‐service, pasticcerie, bar, tavole calde e altri esercizi food, trasformando questi sprechi in risorse per chi ne ha bisogno. 

Nel 2014 'Pasto Buono' ha recuperato e donato quasi 200 mila pasti, che vanno ad aggiungersi ai 500 mila pasti donati negli scorsi anni. Inoltre si stima che, se tutti i pubblici esercizi (350 mila in Italia) donassero a fine giornata il cibo invenduto, con una media di 22 pasti invenduti al giorno (fra self-service, gastronomie e bar), si potrebbero distribuire oltre 7 milioni di pasti ogni giorno.

“Il progetto – spiega Gregorio Fogliani, Presidente di QUI! Foundation - è attivo a Genova, Roma, Palermo, Cagliari, Firenze, partirà entro marzo anche a Milano ed entro l’anno prevediamo di attivarlo a Bari, Olbia e Trieste".