
Secondo quanto accertato dalla Municipale, il dipendente usufruiva dei permessi per poter lavorare nell'edicola della compagna, nel levante cittadino. I vigili urbani, pare 'sollecitati' da alcune lettere anonime, hanno cominciato a seguirlo e a fotografarlo nei giorni in cui per legge poteva stare a casa a accudire la madre e invece vendeva giornali nell'edicola. Il dossier è finito sui tavoli della Procura e agli uffici competenti dell'amministrazione comunale. "Tolleranza zero - ha commentato l'assessore al personale di Palazzo Tursi Isabella Lanzone -. Lo facciamo per il rispetto di chi lavora e rischia di finire sotto l'etichetta infamante del nullafacente".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo