
L'esperienza si snoda attraverso un'area espositiva di circa 1000 metri quadrati in cui c'è la ricostruzione di una delle stazioni di Baia Terranova, in cui si vive il confronto tra l'equipaggiamento moderno e quello usato dagli esploratori del passato, per arrivare alla "grotta di ghiaccio" che mostra la biodiversità antartica e la vita al polo sud. "Abbiamo rinnovato tutti i contenuti scientifici” - spiega Masini – “e, grazie alla siamo riusciti a creare un percorso particolarmente interessante. Molto rilevante è la parte finale, che riguarda le attività di ricerca italiana, con i reperti raccolti.
IL COMMENTO
“Noi non vi votiamo, perché la strada non abbiamo!”
L'essenza di Francesco, un addio tra la gente