cronaca

Procure Alessandria e Savona al lavoro, ancora punti da chiarire
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Ripeteva da giorni, ad amici e conoscenti, che doveva morire perché era stato "prescelto". E che lo avrebbe fatto "in un giorno feriale, non festivo". Emergono nuovi e inquietanti particolari dalle indagini della squadra mobile di Alessandria sulla morte di Giancarlo Bossola, l'ex ispettore di polizia morto carbonizzato nel rogo dell'auto in cui ha perso la vita anche la badante dell'anziana madre. Nel suo appartamento il cadavere di un'altra donna, una cubana di 52 anni, la maga uccisa prima della fuga in Liguria dove ha trovato la morte.

Due le procure al lavoro: quella di Alessandria, dove l'uomo viveva, e quella di Savona, dove è avvenuto il rogo dell'auto sulle cui cause sono in corso gli accertamenti della polizia scientifica. Confermato il movente pseudo-religioso: l'ex poliziotto, rimasto solo per la morte della compagna, si era avvicinato alla Santeria, religione diffusa nel Sudamerica e praticata con la cubana, da lui definita "maga". Sul cadavere di quest'ultima verrà effettuata domani l'autopsia.