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Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, è il sindaco di Imperia Carlo Capacci il primo cittadino più amato in Liguria. Ha un consenso del 60%, ma ha perso 16,1 punti rispetto al giorno dell'elezione. Capacci si piazza al settimo posto in Italia. Stabile il consenso di Federico Berruti, sindaco di Savona, 28/a posizione, gradimento al 57,5% (-0,5). Il sindaco della Spezia Massimo Federici è 63/o con 51,5 (-1).
A vincere questa speciale classifica è il sindaco di Firenze Dario Nardella, che riceve il 65% dei consensi (+5,8% rispetto a quando è stato eletto). Al secondo posto c'è Antonio De Caro (Bari) con il 64% e al terzo Giorgio Gori (Bergamo) con il 63% (+9,5%). Secondo i ricercatori, sono "i nuovi sindaci, meno ideologici ma più capaci di rispondere alla esigenza di rinnovamento che attraversa il Paese, ad irrompere sulla scena politica con tutta la forza di uno stile nuovo, e di entusiasmo giovanile".
Anche al quarto posto sale uno dei nuovi sindaci: Giuseppe Falcomatà, che dopo aver conquistato Reggio Calabria lo scorso novembre aumenta il suo consenso fino al 62%. Segue, al temine del suo primo mandato, al quinto posto il sindaco di Trento Alessandro Andreatta (61,5%).
Tra i sindaci delle grandi città spicca Piero Fassino (Torino), che con +3,8% rispetto al giorno delle elezioni, sale al 60,5%, 7/o posto in classifica. Fassino è comunque il sindaco quello che ottiene i maggiori consensi fra i primi cittadini delle grandi aree metropolitane. Pur con le difficoltà al tempo della crisi e dei tagli che si fanno sentire nei risultati, sono 15 gli amministratori che registrano un risultato superiore o pari al 60%, mentre l'anno scorso erano solo 10.
Tra i sindaci grillini destini diversi: mentre il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti e quello di Ragusa Federico Piccitto sono l 55% (43/o posto), il protagonista della storica conquista di Livorno Filippo Nogarin, rispetto allo scorso anno scende al 50% (-3%,76/o posto).
IL COMMENTO
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