
Da Palazzo San Giorgio si esprime soddisfazione per l'esito della gara, primo capitolo di quelle privatizzazioni annunciate da tempo dall'Autorità portuale e che ora entrano nel vivo. Ora serviranno diversi giorni per analizzare le offerte e valutare quella migliore. Non sarà un compito semplice, visto che la cifra messa sul tavolo per le quote di Autorità portuale non sarà l'unico elemento in gioco: tra gli impegni degli aspiranti acquirenti anche quelli relativi agli investimenti sulle infrastrutture nei prossimi anni.
Quel che è certo è che il numero di partecipanti è superiore alle attese. Si sapeva da tempo che i pretendenti sarebbero stati probabilmente due: da un parte i cantieri Amico, dall’altra la Holding Genova Industrie Navali, il consorzio fra San Giorgio del Porto e i Cantieri Mariotti. La novità delle ultime settimane era l'ipotesi di una discesa di Fincantieri (che ha recentemente ottenuto l'affidamento temporaneo del bacino numero3), magari a fianco di una delle altre realtà in campo. Servirà qualche giorno per capire se i nomi siano davvero quelli, oppure se ci saranno altre sorprese.
IL COMMENTO
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