"Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad una sorta di ignavia di Stato", per cui "nell'arco di 6 legislature, da quando è stata varata la riforma Dini", che ha sancito il passaggio dal sistema di calcolo pensionistico retributivo a quello contributivo "non si è voluto informare i cittadini del cambiamento". A dirlo Tito Boeri, presidente dell'Inps al Forum della Cassa nazionale di previdenza dei dottori commercialisti, a Roma. Per il presidente dell'Inps è un "fatto gravissimo", perché "i contribuenti sono stati indotti a fare delle scelte sbagliate".
"Dal primo maggio" partirà l'operazione trasparenza dell'Inps per comunicare "ai giovani e ai lavoratori dipendenti" la propria condizione previdenziale attraverso la cosiddetta "busta arancione". "Dal primo giugno", prosegue Boeri, "ci dedicheremo ai 50-60enni" aggiunge Boeri, invitando coloro che intendono conoscere dettagli sull'estratto conto pensionistico ad accedere alle procedure online avviate dall'Inps.
economia
Pensioni, Boeri: "Da 20 anni è mancata la trasparenza"
47 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Mercoledì 13 Novembre 2024
People - Quarant'anni di Gigi Ghirotti al fianco di chi soffre
Mercoledì 13 Novembre 2024
Libri e idee - Una Liguria storica e polisensoriale
Mercoledì 13 Novembre 2024
Continua il freddo in Liguria, le previsioni di 3Bmeteo
Martedì 12 Novembre 2024
Il genovese a Hong Kong: "Mattarella interessato agli incontri e ai rapporti tra i due paesi"
Martedì 12 Novembre 2024
Premio Rapallo Bper 2024 - Lo speciale
Ultime notizie
- Nuova giunta, entra Mai con Alessio Piana alla vicepresidenza
- Trovati i vestiti di Davide Violin, il ristoratore travolto dal rio in piena ad Arenzano
- Ivo Saglietti: un viaggio in bianco e nero tra sofferenza e speranza
- Ente Bacini: Tatiana Pais entra nel consiglio di amministrazione
- Amiu lancia due iniziative sul riciclo di carta e cartone
- Samp, la rivoluzione di Sottil e Accardi: rilancio Pedrola, riscatto Bellemo
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità