
Ilaria Biggi l’ha scoperta nel 2013 dopo 5 anni di busto per la scoliosi, primo segnale dell’Atassia. Tuttavia, dopo la diagnosi e l’iniziale riflessione, la guerriera che vive a Genova Castelletto ed è innamorata di Montebruno in Valtrebbia è partita con una nuova linfa. Anzi, sentire cosa dice alla telecamera sulla sua vita d’oggi: “Va meglio di ieri perché non sono più pigra”. Il futuro? Vorrebbe fare la psicologa infantile. Ma Ilaria aggiunge: “Bisogna studiare tanto e oggi la mia priorità va alla ginnastica e al movimento. Poi, in fondo, al futuro non mi piace pensare troppo. Voglio vivere ogni momento come è.
La sua carica conquista tutti, a iniziare dai coetanei, conoscenti e amiche”. Innamorata di Montebruno ringrazia quella gente perché con il suo nome, lassù, è nata un’associazione che vuole aiutare la ricerca, organizza pranzi, cene ed eventi perché anche se la strada è in salita e nessuno lo nega, la ricerca va avanti e quella balorda può essere fermata. Ilaria dice grazie a tutti coloro che aiutano quella realtà, lo fa in un giorno di pioggia dove grazie alla sua espressione anche il grigiore d’entroterra diventa luce.
IL COMMENTO
Ponte Morandi, se la politica non ti considera solo una persona
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile