"Fanno peggio della 'ditta' (il Pd di Bersani, ndr) e non lo ammettono neppure, dopo avere venduto la ditta agli alieni". Lo afferma Pippo Civati, commentando sul suo blog i risultati della Regionali. "Se attacchi per mesi la sinistra in tutte le sue forme, non fai solo un favore a Renzi e ai suoi, ma anche a Berlusconi e a Salvini, pure alla Meloni", aggiunge. "Tu fai le politiche di Berlusconi - sottolinea, parlando del Pd renziano - poi arriva uno che ci aggiunge ancora un po' di demagogia e magari di razzismo e vince. Insegnamento per l'Italicum e per altre furbate di questi mesi.
In Veneto, con una candidata divenuta renzianissima - come Paita - e inviata direttamente dal premier, il Pd scende ai minimi storici. E non è colpa della candidata. Né della sinistra di Sel, per dirne un'altra, che era alleata del Pd". In Liguria, osserva l'ex deputato Pd, "i dati assoluti lo confermano: nemmeno sommando i voti delle liste che hanno sostenuto Pastorino e Paita avrebbero superato le liste che sostengono Toti. Quindi questa è l'ultima bugia della campagna più triste della storia. Le persone hanno scelto: Pastorino prende molti voti disgiunti e supera la somma delle liste che lo sostengono (+3%), Paita nemmeno quello (-3%)".
"Siamo arrivati quasi al 10% - prendendo in termini assoluti metà dei voti che prende il Pd - senza un simbolo nazionale, senza felpe, con una proposta che non ha eguali in altre regioni, dove peraltro in molti casi il Pd era alleato con la sinistra e non c'erano altri Pastorini in campo. Ora forse la percezione del problema, che prima era considerata immaginaria, sarà reale. Avremmo lanciato il nostro progetto (Possibile, ndr) anche con la metà dei voti e delle percentuali. Figuriamoci se non lo facciamo ora", sottolinea Civati.
"E siccome tutti ridono facendo il paragone con Podemos, faccio notare che mai nessuno a sinistra del Pd ha fatto un risultato simile. E che Podemos, la prima volta che si è presentato, ha fatto l'8%"
In Veneto, con una candidata divenuta renzianissima - come Paita - e inviata direttamente dal premier, il Pd scende ai minimi storici. E non è colpa della candidata. Né della sinistra di Sel, per dirne un'altra, che era alleata del Pd". In Liguria, osserva l'ex deputato Pd, "i dati assoluti lo confermano: nemmeno sommando i voti delle liste che hanno sostenuto Pastorino e Paita avrebbero superato le liste che sostengono Toti. Quindi questa è l'ultima bugia della campagna più triste della storia. Le persone hanno scelto: Pastorino prende molti voti disgiunti e supera la somma delle liste che lo sostengono (+3%), Paita nemmeno quello (-3%)".
"Siamo arrivati quasi al 10% - prendendo in termini assoluti metà dei voti che prende il Pd - senza un simbolo nazionale, senza felpe, con una proposta che non ha eguali in altre regioni, dove peraltro in molti casi il Pd era alleato con la sinistra e non c'erano altri Pastorini in campo. Ora forse la percezione del problema, che prima era considerata immaginaria, sarà reale. Avremmo lanciato il nostro progetto (Possibile, ndr) anche con la metà dei voti e delle percentuali. Figuriamoci se non lo facciamo ora", sottolinea Civati.
"E siccome tutti ridono facendo il paragone con Podemos, faccio notare che mai nessuno a sinistra del Pd ha fatto un risultato simile. E che Podemos, la prima volta che si è presentato, ha fatto l'8%"
IL COMMENTO
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