
Il testo, approvato a Helsinki il 9 luglio nel corso della riunione annuale dell'assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la
cooperazione in Europa, è diventato posizione ufficiale della AP OSCE e fa parte della 'Dichiarazione di Helsinki'.
"Durante i lavori in Commissione - racconta la senatrice - si sono create
virtuose sinergie e sono stati valorizzati i contributi di altri Paesi. In particolare, sono stati accolti diversi emendamenti russi, pur nella forzata assenza della loro delegazione. Grazie a questo metodo, siamo arrivati a un testo condiviso che ha ricevuto il pieno sostegno di tutti i paesi dell'Organizzazione, Stati Uniti in primis".
De Pietro rimarca in modo particolare proprio l'appoggio alla sua risoluzione ricevuto, già nella fase precedente il dibattito, da russi e americani. Prima di concludere: "Il problema dei combattenti stranieri riguarda tutti. Non possiamo più aspettare. Dobbiamo adeguare la normativa interna dei Paesi OSCE
alla dinamicità delle nuove minacce alla sicurezza globale. Solo unendosi in uno sforzo di cooperazione, che non può prescindere da una rinnovata collaborazione tra russi e americani nel settore della sicurezza, nello spirito di Pratica di Mare, si può sperare di trovare soluzioni adeguate”.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo