MODELLO LOMBARDO - "Se si fa riferimento a quello che la Lombardia sta cercando di organizzare penso che possa essere interessante. Questo modello fa riferimento ad un’organizzazione intorno ad un numero di ospedali hub che sono pochi numericamente ma che sono comunque coordinati con altri ospedali che in parte faranno da “Country hospital” cioè la possibilità di ricoverare i pazienti da parte del medico di famiglia e di seguirli. Se è questo il modello di cui si parla può essere utile e condiviso senza la solita italica tradizione dei guelfi e ghibellini. La macchina funziona se si individuano ruoli per gli ospedali e non tutti fanno un po’ tutto".
OSPEDALE SOTTO CASA - "L’ospedale sotto casa è una delle cose più pericolose. Non solo dal punto di vista economico ma anche dei risultati. Scaricare gli hub dalle piccole patologie significa risparmiare e offrire la migliore soluzione perché la letteratura dimostra che il risultato è in funzione del numero di pazienti trattati".
IL COMMENTO
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