
"Il mantenimento di un quadro normativo identico per i porti a vocazione regionale e per quelli a potenziale vocazione internazionale ne è la palese dimostrazione - dice Rixi -. In sintesi il Piano sembra essere migliorativo per la competizione tra i porti nazionali, ma non ne migliora la complessiva competitività sul fronte internazionale".
Sul Piano strategico nazionale in materia di Portualità e Logistica, Rixi sottolinea che "la previsione di utilizzare il Piano quale 'architrave della politica di coesione e della crescita del Mezzogiorno' mal si combina con la necessità che il sistema logistico sia al servizio dei distretti industriali del Paese che vedono concentrato in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia e Toscana oltre l'80% della propria capacità manifatturiera".
"È indispensabile procedere alla creazione di un nuovo modello di governance attraverso un più ampio e approfondito confronto con gli stakeholders - conclude Rixi - occorre coinvolgere di più gli operatori: un Piano strategico non riguarda solo il piano istituzionale ma anche e soprattutto il mercato".
IL COMMENTO
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