
Girone è "ostaggio" dell'India, mentre la salute di Latorre è "a rischio, se fosse costretto a tornarvi". E' quanto si legge nelle 'Richieste di misure provvisorie' avanzate dall'Italia al Tribunale di Amburgo, pubblicate sul sito dello stesso Itlos. Delhi "viola i diritti fondamentali" dei marò e dell'Italia, prosegue il documento.
India, Girone vive bene, offensivo definirlo ostaggio - "Definire Girone un ostaggio è inappropriato e offensivo", a Delhi "gode di una vita confortevole". E "la salute di Latorre potrebbe migliorare nei prossimi mesi" consentendogli di tornare a Delhi. Così l'India respinge le richieste "urgenti" dell'Italia di liberare i marò nelle 'Osservazioni scritte' all'Itlos pubblicate oggi.
Sul caso Marò, il comportamento dell'Italia è "in malafede", per "non aver mantenuto promesse solenni" in passato. Lo si legge nelle 'Osservazioni scritte' dell'India depositate al Tribunale di Amburgo e pubblicate oggi. Il testo si riferisce al permesso concesso dalla giustizia indiana ai marò di rientrare in Italia per le elezioni del 2013. Il governo italiano annunciò poi che non sarebbero tornati in India, ma dopo le proteste indiane i due Fucilieri vi tornarono nei tempi previsti dagli accordi.
Italia chiede rientro Girone e permanenza Latorre - L'Italia sostiene "con fondamento giuridico che la giurisdizione è nostra, chiediamo il rientro di Girone, cui va il nostro pensiero, e la permanenza di Latorre in Italia affinché possa completare la fase di recupero". Lo ribadisce l'ambasciatore Francesco Azzarello, a margine dell'udienza al Tribunale di Amburgo.
IL COMMENTO
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