
Per ora il destino della "rumenta" genovese è in un accordo sottoscritto con due impianti in Emilia e Toscana, dove dovrebbero confluire oltre 25 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati. Ma a preoccupare gli ambientalisti è la bozza di decreto legislativo che autorizzerebbe 12 nuovi impianti in dieci regioni, tra cui la Liguria. "Crediamo che questo rappresenti un danno - prosegue Grammatico - la politica degli inceneritori è in antitesi con la differenziata su cui la nostra regione deve migliorare. La raccolta differenziata è l'unico modo per rimettere in circolo materiali che possono essere riutilizzati e non bruciati per produrre energia, che si può recuperare in altri modi. Abbiamo tante possibilità, dalle rinnovabili agli interventi in edilizia, il bruciare i rifiuti ci sembra una modalità preistorica".
IL COMMENTO
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