Lo si nella requisitoria del processo relativo alla presunta combine di Savona-Teramo del 2 maggio scorso (partita vinta dagli abruzzesi per 2-0 valsa la prima promozione in serie B nella storia del club). Per il Savona, chiesti anche un'ammenda di 30mila euro di ammenda, l'inibizione di 5 anni e la richiesta di preclusione al presidente Aldo Dellepiane, anch'esso accusato di responsabilità diretta.
L'ad Enrico Santucci: "Questa richiesta è un mostro giuridico. Il teorema Palazzi è fondato sul nulla, sulle chiacchiere. La differenza col Catania, che ha ammesso di aver comprato cinque partite, è eclatante e mostra che il 'pentito' viene premiato".
"C'è stata una persona che ha riferito a Palazzi le sue dichiarazioni, e non voglio nemmeno nominarla - prosegue Santucci riferendosi a Ninni Corda - ciò che mi ha colpito è la cattiveria gratuita nei confronti di questa società, perché i tecnici della procura non hanno nemmeno verificato le sue affermazioni. Sono umiliato da questa situazione, non meritiamo questo trattamento. Cosa direi a Corda? Gli auguro di vivere in eterno".
Per quanto riguarda le altre richieste della procura federale, inibizione di 4 anni e 6 mesi e 70mila euro di ammenda per l'ex dirigente del Savona, Marco Barghigiani; squalifica di 6 mesi e 30mila euro di ammenda per il calciatore del Savona, Marco Cabeccia; inibizione di 6 mesi e 30mila euro di ammenda per l'ex consulente del Savona.
IL COMMENTO
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