
"Questa è un'estenzione di questo provvedimento. Noi vogliamo andare incontro alle forze dell'ordine. Sui superalcolici siamo d'accordo al divieto di vendita, ma sotto i 21 gradi no. In questo modo la vicinanza allo stadio che dovrebbe portarci un guadagno diventa un danno. Abbiamo deciso di tenere le serrane abbassate per protestare e lanciare un segnale anche per le prossime partite. E' tutto molto esagerato. Vengono clienti e non capiscono perché non possono bere una birretta", conclude il commerciante.
L'ordinanza del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, prevede il divieto per i bar di somministrare ogni tipo di bevanda alcolica, comprese quelle di contenuto alcolico inferiore al 21 per cento di volume, e dal vendere o offrire gratuitamente qualsiasi bevanda in contenitori di vetro o metallici o di plastica dotate di tappo di plastica, potendo utilizzare esclusivamente bicchieri di carta o di plastica. Il provvedimento è limitato a due ore prima e un’ora dopo della partita di calcio tra Unione Sanremo e Riva Samba. A richiedere l'emissione del provvedimento era stata la Questura di Imperia, al fine di evitare negative ripercussioni sotto il profilo dell’ordine e sicurezza pubblica.
Sulla decisione di emettere l'ordinanza ha influito certamente quanto avvenuto lo scorso 6 settembre, con i disordini tra tifosi, fuori dallo stadio comunale di corso Mazzini, in occasione del derby di Coppa Italia tra le formazioni dell'Unione Sanremo e dell'Imperia Calcio.
IL COMMENTO
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