
Come per ogni cambiamento mi aspetto cori di critiche. Coloro che si stracceranno le vesti sono gli stessi che negli ultimi trent'anni non hanno impedito nella nostra regione la devastazione del territorio e, al contempo, povertà e disoccupazione". "Gli ululati di nostalgia per un passato fatto di sottosviluppo, giovani in fuga in cerca di lavoro, imprese fallite, oppressione burocratica fine a se stessa non ci fermeranno - ha proseguito il governatore -.
Vogliamo costruire una Liguria diversa. Ce lo hanno chiesto gli elettori e non li deluderemo. Si rassegnino coloro che hanno sguazzato fino a oggi nella palude dell'immobilismo, delle regole assurde e asfissianti, che non hanno impedito colate di cemento e alluvioni e che hanno ucciso occupazione e crescita. In Liguria il vento è cambiato. Ed è solo l'inizio".
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo