![](https://www.primocanale.it/materialiarchivio/immagininews/20151019171132-costruzioni-edilizia-114915.660x368.jpg)
La parola usata più spesso dai vertici di Piazza De Ferrari è “riqualificare”. La maggior parte delle semplificazioni dovrebbe riguardare le aree già costruite dove insistono immobili da ristrutturare o ampliare. Ad esempio, sarà possibile ampliare edifici all’interno di tutti i Parchi. La quota massima per gli ampliamenti passa dai 170 ai 200 metri cubi in proporzione all’esistente. Estesa anche alle pertinenze la possibilità di aumentare la superficie costruita o di cambiare la destinazione d’uso, purché non si superino i 200 metri cubi.
Alcune norme hanno già fatto storcere il naso agli ambientalisti, come quella che innalza dal 35 al 50% la percentuale ampliabile per gli edifici da ricostruire posti in area esondabile o franosa. Ma il presidente Toti si è confermato “orgoglioso” di questa legge, che come obiettivo dichiarato ha il rilancio del settore edilizio. Il Piano Casa regionale diventa permanente, e contemporaneamente vengono eliminati molti vincoli che lasciavano ai Comuni un discreto potere di veto su progetti e interventi.
IL COMMENTO
Il Biscione cambia pelle (e non solo)
Il mini-nucleare è possibile, ma serve coraggio politico