politica

Le grandi manovre che hanno indispettito Ermini
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Ma che ci faceva ieri mattina l'ex governatore ligure Claudio Burlando in Transatlantico? La presenza non è passata inosservata e secondo gli spifferi di corridoio aveva una precisa ragion d'essere: convincere il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini a sbarcare a Genova per partecipare a un vertice della corrente renziana dei burlandiani prim'ancora della riunione che è stata rinviata alla settimana prossima dopo l'arrabbiatura dei renziani che non erano stati invitati al summit originariamente in programma giusto questa sera.

Il blitz dell'ex governatore, che continua ad avere come faro delle proprie mosse Raffaella Paita e tutto l'entourage rovinosamente sconfitto alle regionali dello scorso 31 maggio, è tuttavia fallito. Secondo le indiscrezioni provenienti dalla capitale, infatti, Guerini avrebbe tenuto duro e con lui anche il commissario del Pd ligure, David Ermini, che addirittura era stato tenuto all'oscuro della prima iniziativa. Alla fine, così, si sarebbe arrivati alla decisione di promuovere un vertice di partito, presidenti Guerini ed Ermini, il prossimo 6 novembre, dedicando uno spazio anche alla componente renziana ligure, ma tutti presenti e non solo Burlando, Paita e le loro milizie.

Il tentativo di Burlando di mollare funghi e scopone a Torriglia, riproponendosi con il botto sulla scena ligure della politica, sembra dunque essere andato a vuoto. Anzi, considerate le reazioni nella quali è incappato - come ha riferito Il Secolo XIX sull'edizione di oggi - durante la direzione di lunedì appare evidente come il Partito Democratico continui ad essere profondamente lacerato in Liguria, oltretutto con la stessa componente renziana divisa dall'ansia di rivincita dell'accoppiata Burlando-Paita.

Una situazione che avrebbe particolarmente indispettito il commissario Ermini, già alle prese con un difficile lavoro di ricucitura e che certo non gradisce iniziative estemporanee che puntualmente fanno riemerge le profonde lacerazioni del Pd.