
"Roberto Mancini è un amico, da lui possono sempre arrivare consigli. In nazionale si era creato un gruppo di lavoro ma anche di amicizia. Vogliamo creare questo feeling anche qui alla Sampdoria, tra staff e giocatori. Non ci ho pensato due volte, voglio aiutare la Sampdoria a uscire da questa situazione". Così Chicco Evani si presenta da nuovo allenatore della Sampdoria, con alcuni pezzi della Samp d'oro (con lui anche il vice Lombardo nello staff) chiamati a salvare la squadra in queste ultime sei giornate di campionato. Sabato la sfida a Marassi col Cittadella.
"La Sampdoria per noi è una famiglia, serve spensieratezza. La squadra ha dei valori, non ci interessa quello che è successo finora. Sono contento di essere tornato. Mio papà? Per lui la maglia blucerchiata è una seconda pelle, i consigli me li ha sempre dati. Chiediamo ai tifosi il massimo sostegno" dice Andrea Mancini, che torna a Genova come direttore sportivo dopo l'esperienza al Barcellona. E poi il ricordo della Samp d'oro e di Gianluca Vialli. "Certi amori non finiscono, cantava Venditti. Luca è qui con noi. E' come una favola, le favole sono a lieto fine" dice Andrea Mancini.
Il ritorno di Evani e Andrea Mancini
Le prime parole di Evani. "Per me è un onore poter tornare in una società dove sono stato moltissimi anni fa. Venivo dal Milan, trovai un ambiente straordinario. Grande affetto dei tifosi. Nel momento in cui mi è stata proposta questa opportunità non ci ho pensato due volte. Chiaro, la squadra ha dei problemi. Ma vorrei aiutarla tanto a tirarsi fuori da questa situazione".
Il ritorno di Andrea Mancini. "Per me è un'emozione immensa. Ci tengo a ringraziare il Barcellona e Deco per avermi dato l'opportunità di ritornare. Per me era un'opportunità troppo grande, sono molto legato alla Sampdoria. Mi sento in dovere di dare una mano".
La Sampdoria in difficoltà
Che gruppo squadra avete trovato? "La squadra ha delle difficoltà sennò non si troverebbe in questa situazione - dice Evani - Ma ho trovato un gruppo positivo. Dal primo giorno ho chiesto disponibilità e impegno. In questi giorni mi hanno sorpreso positivamente. Una squadra che sta bene nonostante la classifica non lo dimostri. Una squadra che sta bene, che è allenata. Ha una pesantezza mentale. Quando sei preoccupato e hai paura, le gambe sembrano più lente. Abbiamo ancora qualche giorno per poterci lavorare. I ragazzi sono consapevoli dell'importanza di queste ultime sei partite. Sono sei finali. Ho detto a ognuno di loro di concentrarsi su quello che devono fare e avere fiducia in se stessi".
Le potenzialità della squadra. "Io sono convinto che questa squadra abbia dei valori più importanti di quello che si è visto, ne sono convinto - dice Andrea Mancini - Quello che è stato il passato fino a lunedì non ci deve interessare. Ora pensiamo da qui a fine stagione. Sono convinto che lavorando con questo staff che porta valori da Sampdoria i ragazzi possono essere aiutati. Il valore dei giocatori non si discute".
Quale sarà il sistema di gioco? "Stiamo lavorando da due giorni su un sistema di gioco che garantisca un equilibrio per far sì che tutti partecipino alle due fasi - dice Evani - Una squadra corta, quadrata e stretta che non conceda spazi agli avversari. A quel punto diventa tutto più facile, con le distanze giuste. Stiamo lavorando. Nessuno fa miracoli in poco tempo. Mi affido alla disponibilità e all'intelligenza di questi ragazzi. Ho visto un gruppo positivo. Magari manca quella sana ignoranza che a volte permette di arrivare in modo sporco al risultato".
Una stagione piena di difficoltà
Quali sono i problemi lasciati in eredità da questa stagione negativa? "Non devo pensare all'anno scorso - dice Andrea Mancini - quella era una squadra diversa e una situazione diversa. Anzi ringrazio il presidente e la proprietà di avermi dato la possibilità di dare continuità rispetto all'anno scorso. Mi dispiace anzi, perché credo che la proprietà abbia dato l'opportunità di creare una squadra importante. Ma all'anno scorso ora non penso. Secondo me in questa rosa dal primo all'ultimo son tutti validi. Tutti. Non c'è un giocatore in particolare, sono tutti importanti allo stesso modo".
I problemi mentali di questa Sampdoria. "E' una squadra che non ha tra virgolette tanti leader e nei momenti di difficoltà si deprime. Fa delle cose belle ma alla prima difficoltà va un po' in confusione - dice Evani - stiamo lavorando anche su questo. Ci sono gli avversari che ti possono creare dei problemi e proprio lì la squadra, nelle difficoltà, deve essere compatta e determinata. Sono giocatori bravi a livello individuale ma dobbiamo migliorare la squadra. Il tempo è limitato, non abbiamo tanti margini di errore. Dobbiamo sfruttare queste partite".
Il ruolo di Andrea Mancini
Come potrà incidere Andrea Mancini in questo ruolo da ds a stagione quasi finita? "Non è facile per me, per il mio ruolo entrare in corso in questo momento della stagione. Io ho detto ai ragazzi che mi metto a disposizione 24 ore su 24. Cerchiamo di portare spensieratezza e sorrisi, andiamo in campo. Il futuro nostro è il Cittadella sabato".
La pressione del Ferraris
Il fattore Marassi, fin qui pochi risultati in casa nonostante un grande pubblico. "So che c'era un ambiente ostile tra pubblico e squadra, perché la situazione è complicata e la squadra non dava soddisfazioni. Sabato ci sarà un pubblico con un entusiasmo diverso. Ma dobbiamo essere noi a trascinare il pubblico come squadra. Io ho apprezzato questo pubblico in passato. Ho detto alla squadra che anche se siamo in B il nostro pubblico non è neppure da Serie A ma da Champions League. Spero sia scattata la molla" dice Evani.
Evani tornato ad allenare, chiedeva un'opportunità. "In questi due giorni abbiamo lavorato su un sistema di gioco, cerchiamo di mettere i giocatori nelle migliori condizioni in campo. Ho fatto l'allenatore per tanti anni, ho lavorato in federazione con Roberto. Mi sarebbe piaciuta un'opportunità del genere. Non avrei mai pensato di averla. Fin troppo, quasi un regalo che vorrei restituirlo alla società e ai tifosi. L'ho detto anche ieri al presidente. Tutto è difficile prima di diventare facile. Farlo diventare facile dipende da noi".
Si sarebbe aspettato Andrea Mancini di tornare? "Sinceramente mi dispiace anche un po'. Quando si cambia vuol dire che le cose non vanno bene. Sapevo che un giorno sarei tornato, non mi aspettavo così presto. Sono felice di essere tornato, forse sono tornato anche più carico".
Come si spiegano tutte queste difficoltà? "Il calcio a volte è indecifrabile. Penso che non ci sia una spiegazione logica. La squadra penso abbia valori importanti. Siamo arrivati due giorni fa, non vogliamo entrare sulle situazioni del passato. Sta a noi dare il massimo" dice Andrea Mancini.
L'ex staff della nazionale campione d'Europa
Il clima all'interno di uno staff consolidato. "Speriamo che lo staff abbia lo stesso risultato e lo stesso peso, come in nazionale. C'è un rapporto di lavoro ma soprattutto di amicizia. Speriamo che questo feeling si trasferisca automaticamente al gruppo squadra. Anche in nazionale non eravamo i più bravi, lo siamo diventati col lavoro. Eravamo un tutt'uno tra staff e giocatori. Quello che dobbiamo fare anche noi. Ci auguriamo che questa serenità possa aiutarli nell'esprimersi al meglio" dice Evani.
Il ritorno degli ex Samp a Bogliasco. "Il presidente ha fatto un gesto bellissimo. Sembra una favola ma è la realtà. Solitamente le favole sono a lieto fine. Ha cercato di ricreare una famiglia, i valori della Sampdoria. Siamo felici, siamo contenti" dice Andrea Mancini.
Come sta rispondendo la squadra a questi primi giorni di lavoro con Evani? "In questi due giorni abbiamo cercato qualche alternativa, qualche cambiamento. I numeri sono evidenti. I numeri non coincidono col valore della squadra. La classifica dimostra che i problemi sono notevoli. Abbiamo cercato di lavorare su un sistema di gioco che dia maggiore equilibrio in fase difensiva e offensiva. Devo dire che devo fare i complimenti ai ragazzi. Non mi aspettavo una risposta così immediata. Si capisce che il gruppo è in difficoltà, ha cambiato tre allenatore ed è raro che possa succedere. Mi auguro che le sensazioni che ho avuto in questi due giorni siano reali" dice Evani.
Il ritorno di Borini in gruppo
Borini potrà tornare in campo? "Borini è tornato col gruppo, penso possa darci una mano a prescindere, dentro il gruppo o meno. Conoscendo Fabio, come carisma può darci una grossa mano" dice Andrea Mancini.
La "regia" di Roberto Mancini
Roberto Mancini, un amico della Sampdoria - ufficialmente senza ruolo - che può dare consigli. "Roberto è un amico del presidente e soprattuto è un amico della Sampdoria. Se la sente nell'anima, ha fatto la storia di questa società. Vederla in questa situazione gli fa male. Lui ci sta vicino, noi possiamo contare su di lui. Lui spera che noi si possa fare questa impresa. Qualche indicazione può arrivarci anche da lui. Non ci ho pensato un attimo appena me l'hanno chiesto. Vorrei aiutare la Sampdoria a uscire da questa situazione" dice Evani.
"Per me non è un amico, è mio padre. E' il primo tifoso della Sampdoria - dice Andrea Mancini - Ha a cuore questa squadra è la sua seconda pelle. E' venuto qui ragazzino, se n'è andato quasi a fine carriera. Ci starà vicino da amico del presidente, da amico della Sampdoria. I consigli me li ha sempre dati anche da papà, anche l'anno corso. Il rapporto è sempre costante, oggi a maggior ragione che c'è uno staff con cui ha ha condiviso grandi vittorie".
Niang e Coda possono giocare insieme in attacco? "Come caratteristiche Coda e Niang possono benissimo giocare insieme. Il problema è che Niang non si allena da due giorni, ha un fastidio e bisogna valutarlo giorno per giorno. Speriamo di averlo a disposizione sabato. Sul fatto di poter giocare insieme non è un problema" le parole di Evani.
La carica dei 22.500 e anche di più
Annunciato un bel pubblico sabato a Marassi. Al momento già sicura la presenza di 22.500 tifosi. "Ci fa piacere riportare l'ambiente dalla depressione all'entusiasmo. Assicuriamo il massimo impegno dei giocatori, in campo per metterci l'anima e cercare di vincere. Da parte dei tifosi mi aspetto che li sostengano fino al 95esimo. Perché abbiamo bisogno, c'è bisogno di tutti. Noi abbiamo bisogno di loro per regalare questo sogno" dice Evani.
"E' la tifoseria più bella del Mondo. Quello che chiedo è che stiano vicini alla squadra. Abbiamo bisogno di loro. Senza tifosi la Sampdoria non è la Sampdoria. Lo hanno sempre fatto, sono sicuro che lo faranno. Sono sicuro che tutti insieme usciremo da questa situazione" le parole di Andrea Mancini.
Nel nome di Vialli
Il ritorno alla Sampdoria nel ricordo di Gianluca Vialli. "Non solo per Luca ma anche per Mantovani" dice Evani che parla ancora della squadra: "Stiamo cercando, oltre a dare un sistema di gioco che è importante, di dare l'atteggiamento. Trovare il giusto mix tra il piacere di comandare il gioco e di non subirlo. Sono tutti principi che cerchiamo. Non si possono fare miracoli ma la predisposizione dei giocatori mi fa ben sperare".
Ancora sul ricordo di Vialli. "C'è una canzone di Venditti che dice che certi amori non finiscono mai. La Sampdoria è unica. Credo che Luca sia qui con noi" le parole di Andrea Mancini.
Il comunicato su Roberto Mancini amico della Sampdoria
In mattinata la Sampdoria ha voluto chiarire con una nota ufficiale che Roberto Mancini - che nei fatti resta tra virgolette il garante dell'operazione che ha portato Evani, Lombardo, Gregucci e il figlio Andrea alla Sampdoria - in questo momento non ha ruoli ufficiali all'interno del club doriano, restando comunque un amico della società guidata dal presidente Matteo Manfredi.
"A seguito delle recenti notizie apparse sugli organi di stampa, del messaggio pubblicato da Roberto Mancini nella serata di mercoledì e delle sue successive dichiarazioni, l’U.C. Sampdoria ritiene doveroso fare chiarezza. Mancini ha inteso ribadire di non aver assunto alcun ruolo all’interno dell’organigramma societario né di aver ricevuto incarichi formali. La sua presenza ieri presso il centro sportivo “Mugnaini” di Bogliasco testimonia la stima e la vicinanza nei confronti della società, del presidente Matteo Manfredi, dello staff tecnico e della squadra. L’U.C. Sampdoria ringrazia Roberto, nella consapevolezza che il legame profondo che lo unisce alla storia blucerchiata resterà sempre guida e motivo di orgoglio per il club e per tutti i suoi tifosi.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Quel processo che non finisce e le autostrade sempre più trappola
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza