
Si è costituito in carcere in carcere l'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci condannato a sei anni per omicidio colposo e disastro colposo per la strage del bus di Avellino del 2013 in cui morirono 40 passeggeri. L'ordine di carcerazione era stato emesso dalla procura generale di Napoli.
Castellucci è anche il principale imputato del processo per il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018 costata la vita a 43 persone.
L'ingegnere quando ieri ha appreso della decisione della cassazione aveva detto che era pronto a costituirsi.
I suoi legali avevano detto: "Stiamo aspettando l'ordine di carcerazione, ma è incomprensibile: sulla base delle prove che abbiamo fornito siamo convinti che l'ingegner Castellucci sia totalmente estraneo ai fatti e che abbia sempre svolto accuratamente i propri doveri di Amministratore Delegato".
Rischio carcere per Avellino anche per altri imputati a Genova: l'ex numero due di Aspi, Berti, condannato a 5 anni e l'ex direttore generale Mollo, che dovrà scontare 6 anni. Il quarto imputato di Genova che rischia il carcere per Avellino è Michele Renzi, direttore di tronco condannato a 5 anni.
Egle Possetti, del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi ha diramato un comunicato esprimendo pieno apprezzamento per la sentenza per la strage di Avellino, con la conferma delle condanne ai vari imputati, tra i quali Castellucci e Berti, anche se nessuno potrà restituire le vite spezzate alle proprie famiglie e lenire il dolore, ma la giustizia ha fatto emergere un sistema di manutenzione inefficace, viziato da carenze enormi, incompetenza, mediocrità al fine di diminuire le spese in sfregio alle vite umane. Quanto emerge nella nostra vicenda processuale non e’ un caso isolato, e’ il sistema che e’ stato messo a nudo, il vaso di Pandora e’ aperto. SONO COLPEVOLI!!!!
La nostra vicinanza a tutte le famiglie delle vittime della strage di Avellino".
La figlia di una vittima di Avellino dopo la sentenza ha detto: "Aspettiamo da anni queste condanne"
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IL COMMENTO
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