
I governatori sono orientati a trovare velocemente una intesa, sia perché in queste settimane ha lavorato sodo la Commissione sanità della Conferenza delle Regioni, presieduta dall'assessore dell'Emilia Romagna Sergio Venturi, sia perché, per ragioni di bilancio, è necessario per le Regioni incamerare quanto prima i fondi che spettano loro. Per il giorno dopo, il 26 di novembre, infatti, i governatori contano di avere l'ok definitivo del riparto in Conferenza Stato Regioni. I criteri che si adottano per distribuire le risorse, dovrebbero quindi essere quelli del 2013, a partire dal numero dei residenti e della popolazione anziana, con poche variazioni. Dovrà invece attendersi l'anno nuovo per il riparto del Fondo sanitario 2016 al centro di un duro scontro tra il Governo e le Regioni. Alla fine il Fondo sanitario nazionale 2016 sarà pari a 111 miliardi, nei quali sono ricompresi 800 milioni finalizzati all'applicazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) ed al nomenclatore delle protesi. Il premier Renzi ha ribadito più volte che si tratta di un 'aumento' dei fondi e non di un 'taglio': ''Il Fondo della Sanità - ha affermato nelle scorse settimane - era di 109 miliardi un anno fa, 110 oggi e saranno 111 nel 2016".
IL COMMENTO
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