Fa tappa anche a Genova l'Unitour, la petizione lanciata a livello nazionale dal Movimento 5 Stelle per abbassare le tasse universitarie e creare una no tax area per le fasce meno abbienti, con reddito Isee al di sotto dei 21.000 euro annui. In corso la raccolta di firme presso il polo didattico biomedico di corso Gastaldi. La prima giornata di mobilitazione del M5S a Genova, presso la facoltà di Economia in Darsena, ha registrato l'adesione di circa cento studenti. L'Unitour nelle facoltà universitarie liguri proseguirà il 10 dicembre ad Architettura, mentre il 14 dicembre banchetti saranno allestiti presso il campus di Savona e il polo universitario di Imperia.
"Il primo giorno a Genova abbiamo avuto un riscontro molto positivo - commenta il deputato M5S Simone Valente, savonese, 28 anni, capogruppo dei pentastellati in Commissione Istruzione alla Camera -. Dal 2013 abbiamo presentato una proposta di riforma dell'Università per il diritto allo studio. In commissione abbiamo il sostegno del Pd che ha appoggiato la nostra iniziativa, ma il Governo non accetta le coperture economiche. Così abbiamo fatto partire la raccolta di firme negli atenei, per fare pressing sul Governo, perché trovi i soldi. Col Pd c'è l'intesa anche per non far pagare tasse universitarie a chi ha un reddito Isee fino a 21.000 euro". Gli attivisti genovesi del M5S presenti oggi al banchetto davanti al polo didattico biomedico puntano l'indice contro la nuova riforma voluta dal Governo. "Un salasso per chi lavora e studia insieme, rimanendo fuori corso - dicono Massimiliano Lucente (Scienze della Formazione), Eugenio Pagano (Ingegneria), Davide Ferrara (Ingegneria) e Renzo Di Prima -. C'è chi ora arriverà a pagare sino a 3000 euro l'anno, davvero una cifra esorbitante. Bisogna tornare alla normativa precedente, la proposta M5S garantisce veramente il diritto allo studio. Non si possono far quadrare i bilanci delle Università con le maxi tasse imposte ai fuori corso".
"Il primo giorno a Genova abbiamo avuto un riscontro molto positivo - commenta il deputato M5S Simone Valente, savonese, 28 anni, capogruppo dei pentastellati in Commissione Istruzione alla Camera -. Dal 2013 abbiamo presentato una proposta di riforma dell'Università per il diritto allo studio. In commissione abbiamo il sostegno del Pd che ha appoggiato la nostra iniziativa, ma il Governo non accetta le coperture economiche. Così abbiamo fatto partire la raccolta di firme negli atenei, per fare pressing sul Governo, perché trovi i soldi. Col Pd c'è l'intesa anche per non far pagare tasse universitarie a chi ha un reddito Isee fino a 21.000 euro". Gli attivisti genovesi del M5S presenti oggi al banchetto davanti al polo didattico biomedico puntano l'indice contro la nuova riforma voluta dal Governo. "Un salasso per chi lavora e studia insieme, rimanendo fuori corso - dicono Massimiliano Lucente (Scienze della Formazione), Eugenio Pagano (Ingegneria), Davide Ferrara (Ingegneria) e Renzo Di Prima -. C'è chi ora arriverà a pagare sino a 3000 euro l'anno, davvero una cifra esorbitante. Bisogna tornare alla normativa precedente, la proposta M5S garantisce veramente il diritto allo studio. Non si possono far quadrare i bilanci delle Università con le maxi tasse imposte ai fuori corso".
IL COMMENTO
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