
L’avvertimento di Montella a Muriel della vigilia ha la riprova sul campo: il colombiano parte dalla panchina. In difesa Moisander e Regini sono i centrali, Cassani va a sinistra. Cassano è di nuovo il “falso nueve”.
Subito Samp pericolosa sull’asse Carbonero-Cassano-Soriano ma il tiro del capitano tira alto che poi ciabatta un’altra conclusione. Di Traikovski i primi squilli rosanero e il Palermo alza il baricentro tanto che, dopo al 20’, è Gilardino reclama un rigore per un contatto con Cassani in area. Al 25’ ci prova Cassano (alto) e poi Fernando: attento Sorrentino. La Sampdoria sale di tono ma combina poco fino a che al 42’ Ivan manca la deviazione da pochi passi. Al 44’ miracolo di Sorrentino su punizione di Fernando. I progressi della Sampdoria, nel primo tempo, si confermano così come si conferma che, senza Eder, non ci sono sbocchi offensivi.
Subito un brivido in apertura di ripresa di nuovo per un contatto in area Gilardino-Cassani: qui qualche dubbio resta. All’8 la Sampdoria passa: break di Regini, Cassano sulla sinistra: palla in mezzo e Soriano batte Sorrentino. I blucerchiati si galvanizzano, come pensava Montella, il Palermo ha un momento di sbandamento, solo Vazquez su punizione ci prova senza fortuna. Il tecnico blucerchiato toglie Cassano, inserisce Muriel e il colombiano lo ripaga al 31’ con un lancio per Ivan che approfitta di una scellerata uscita di Sorrentino per infilare un millimetrico pallonetto all’incrocio dei pali.
Nel finale girandola di occasioni per Trajkovski, Muriel, De Silvestri e Lazaar ma il risultato non cambia.
Finalmente Montella vince la sua prima partita sulla panchina di una Sampdoria che comincia ad avere il suo marchio. Certo, di strada da fare ce n’è, ma dal punto di vista della voglia e della determinazione i segnali sono decisamente positivi. E il Natale sarà meno grigio di quanto si poteva temere
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IL COMMENTO
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