
Estremo tentativo di incassare i mancati pagamenti. Alla base dell'offensiva la necessità di recuperare circa 90mila euro. Le famiglie morose riceveranno una lettera con l'invito bonario del Comune a saldare i conti sui buoni pasto evasi. E coloro che non lo faranno, da venerdì 15 aprile non potranno più usufruire della mensa.
«E' un malcostume che vogliamo fermare». È quanto dichiara il sindaco Loris Figoli. «Tutti coloro che hanno deciso di non pagare, pur avendo usufruito regolarmente della mensa, non accederanno più al servizio e saranno tenuti a dotare i figli di pranzo al sacco».
IL COMMENTO
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