cronaca

Il patron dello Spezia e il socio Perucci accusati di contrabbando
58 secondi di lettura
Il sequestro dei due aerei di proprietà di Gabriele Volpi, imprenditore patron dello Spezia calcio e della Pro Recco pallanuoto, e del socio Gian Angelo Perucci (accusati entrambi di contrabbando) va rifatto.

Lo hanno stabilito i giudici del Riesame che hanno discusso ieri l'istanza di dissequestro presentata dai legali dei due imprenditori. I due velivoli, un Gulfstream aerospace del valore di 40 milioni e un Falcon 900 da sette milioni di euro, secondo l'accusa sostenuta dal pm Silvio Franz sarebbero stati acquistati all'estero ma di fatto importati in Italia e usati in modo esclusivo dai due: quindi le tasse (8,4 milioni di euro per Volpi e 1.5 milioni per Perucci) dovevano essere pagate all'erario italiano, secondo l'accusa.

Il magistrato aveva così disposto un decreto di sequestro preventivo ai fini di confisca e le Fiamme gialle a fine marzo avevano messo i sigilli ai due aerei negli hangar del Colombo. Il problema, però, scrivono i giudici del Riesame è che quella richiesta doveva passare dal vaglio del gip oppure doveva avere la forma del decreto di sequestro probatorio. A questo punto dovrà essere lo stesso pm a revocare il sequestro e chiederne contemporaneamente un altro al gip.