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Il sindaco: "Alfano? Mai più sentito dopo il 7 maggio"
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Se per la seconda volta in meno di un anno è necessario l'intervento del vescovo Suetta per porre rimedio alle criticità dell'emergenza migranti, significa che qualcosa a Ventimiglia non ha funzionato come dovrebbe. Di questo ne è consapevole lo stesso sindaco della città di confine, Enrico Ioculano, che a Primocanale afferma: "Il fatto stesso che ci siano delle persone sotto un ponte rappresenta un fallimento delle istituzioni. Adesso dobbiamo capire, senza drammatizzare troppo, quali possono essere gli strumenti o le modifiche ai dispositivi già presenti per rientrare in una situazione di normalità".

Ioculano parla dopo una mattinata caratterizzata dall'accoglienza di un centinaio di migranti nel cortile della parrocchia di San Nicola e dal 'mini-blitz' alla foce del Roya. "Lo sgombero è avvenuto in modo molto garbato. Bisogna capire un po' lo sviluppo che avrà il discorso di San Nicola. Ho sentito il vescovo per sentire le alternative per far scendere la tensione creata in questi giorni".

Il sindaco di Ventimiglia guarda poi al futuro imminente. "Al netto di queste cento persone che ci possono essere ancora, è evidente che nei prossimi giorni altri arrivi ci saranno. Bisogna capire quali saranno le soluzioni più accoglienti per tutti per convivere con questa situazione. Ne discuteremo, ma prima di dare riscontri faremo delle analisi".

Intanto continuano le polemiche sul piano voluto dal ministro Alfano, che fino a questo momento non ha dato i risultati sperati. Del ministro del'Interno parla anche Ioculano, spiegando che dal 7 maggio - giorno della visita del Capo del Viminale a Ventimiglia - non ha più avuto modo di sentirlo. "Non l'ho sentito. Noi ci interfacciamo con la Prefettura che è un punto di riferimento sul territorio per il Ministero dell'Interno".

Infine, il sindaco torna sulla linea politica studiata con il Pd nell'incontro di sabato scorso, che può essere riassunta nella frase "non siamo il partito degli sgomberi". Una linea che fa in qualche modo a pugni con quello che è successo in queste ore. "Non vogliamo arrivare a sottoscrivere ordinanze di sgombero, con una gestione diversa si sarebbe evitato. Va trovata una soluzione di medio-lungo termine. Non è un'azione di cui andiamo fieri, ma era un atto dovuto. Dobbiamo far sì che non si ripeta".