
Secondo quanto rilevato dagli inquirenti ci sarebbero stati sette giorni di silenzio prima del terribile omicidio. Vincenzo Paduano si era come eclissato per poi apparire sabato sera a casa di Sara e dopo una lite mettere nella notte in atto l'atroce delitto. Lo hanno appurato gli investigatori. Dopo la 'rottura' con Vincenzo Paduano, Sara Di Pietrantonio ha continuato ad avere contatti soprattutto via sms con il suo ex. Dal ragazzo arrivavano sms di minacce ma la studentessa non aveva confidato a nessuno il tono vessatorio dei messaggi ricevuti.
L'uomo ha negato per otto ore, ma alla fine di un interminabile interrogatorio l'ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la studentessa universitaria trovata morta all'alba di domenica all'estrema periferia di Roma, è crollato. "Sì l'ho uccisa io. Un pò di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava con un altro" avrebbe detto, in lacrime, Vincenzo Paduano agli inquirenti che lo hanno fermato con l'accusa di omicidio volontario premeditato aggravato dallo stalking. In sostanza un femminicidio. Un delitto "atroce", secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della Squadra Mobile, commesso perché il 27enne non si rassegnava alla fine della storia e non accettava che lei frequentasse un altro.
La procura di Roma ha chiesto al gip la convalida del fermo di Vincenzo Paduano. Il pm Maria Gabriella Fazi sollecita anche l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario premeditato e stalking. L'udienza di convalida, con interrogatorio di garanzia dell'indagato, dovrebbe tenersi domani o venerdì prossimo. Il pm Maria Gabriella Fazi ha incontrato stamane in Procura la madre di Sara Di Pietrantonio.
IL COMMENTO
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