cronaca

Esercitazione di protezione civile coi cittadini tra Sturla e Borgoratti
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Sangue, feriti, frane, fughe di gas, evacuazioni. Stavolta era tutto per finta, ma è uno scenario possibile anche in caso di allerta meteo arancione, il livello medio. Si è conclusa intorno alle 16 “Mosè”, l’esercitazione di Protezione civile nel Levante genovese, che ha interessato la zona tra Borgoratti e Sturla compresa tra le vie Pontetti, Isonzo, Chighizola, Posalunga e Torricelli

È stata la più grande esercitazione mai compiuta a Genova. Una simulazione iniziata alle 9 del mattino per verificare le procedure di comunicazione e di intervento sia per quanto riguarda i cosiddetti posti di comando – Coc, Coa, Sala Emergenze di Protezione civile e altri – sia su scala reale con operazioni sul territorio. Importante il ruolo dei cittadini, che sono stati coinvolti nell'esercitazione con buoni risultati.

Le strutture hanno avuto modo di testare la propria flessibilità in maniera molto efficace. Il finto bollettino Arpal emesso alle 10.15 parlava di 168 mm caduti a Quezzi nelle ultime 6 ore, di 117 nelle ultime 3 e di 32 nell’ultima ora. Le precipitazioni monitorate nella stazione di Genova Castellaccio erano 173 mm. (ultime 6 ore), 125 (ultime 3) e 36 (ultima ora) e nella zona di Genova Gavette rispettivamente 266 mm, 205 e 31.

“È stata un’esperienza senza dubbio riuscita – commenta Gianni Crivello, assessore comunale alla protezione civile – preparata da diversi mesi per testare i meccanismi di intervento e capire cosa migliorare. Un’iniziativa, anche coraggiosa, che va nella direzione della prevenzione dei rischi e che ha interessato tutti i soggetti che si occupano di sicurezza del territorio e, non dimentichiamolo, i cittadini".