
Scarcerato il 7 agosto successivo, il tunisino si era stabilito a casa del suo ex nucleo familiare; come il cugino, anche lui aveva iniziato a maltrattare sia la donna che i tre figli minorenni, tanto che a gennaio scorso i poliziotti gli avevano notificato un provvedimento di allontanamento dalla dimora familiare e il divieto di avvicinarsi alla ex moglie ed ai figli minori, emessi dal Tribunale dei minori di Ancona. Il nordafricano tuttavia, non aveva mai smesso di maltrattare i familiari e, poco prima che nei suoi confronti venisse spiccato un ordine di cattura, si era dato alla latitanza.
Grazie alle intercettazioni telefoniche, è stato individuato dalla Polizia francese, allertata da quella italiana, a Marsiglia, dove stato tratto in arresto da personale della Squadra mobile di Ancona. Ora è rinchiuso nel carcere del capoluogo marchigiano, in attesa dell'interrogatorio del Gip.
IL COMMENTO
Salis, quanto conta la bellezza in politica?
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia