Presidio e blocco del traffico a Genova, per i lavoratori di Ericsson che protestano contro gli annunciati licenziamenti. I lavoratori, presenti anche le delegazioni di altre aziende, chiedono di essere ricevuti in Consiglio Regionale per sapere che cosa è stato fatto dopo che i vertici della multinazionale non si sono seduti al tavolo della trattativa con il Mise.
La città si è pressoché paralizzata. In tarda mattinata il corteo si è spostato sulla Sopraelevata Aldo Moro. La strada è stata parzialmente riaperta solo poco dopo le 16. In tilt la viabilità ordinaria, disagi in autostrada anche per colpa di un incidente nei pressi di Genova Est. Alle 16.30 il corteo è sceso alla rotonda di via di Francia per poi sciogliersi.
Intanto è stata convocata per domani, 29 giugno, l'assemblea dei lavoratori di Ericsson e per l'8 luglio è stato indetto lo sciopero nazionale. Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta oggi in Prefettura e dall'incontro emerge l'impegno a sollecitare governo ed azienda a convocare un nuovo tavolo presso il Mise.
Dopo che saranno ricevuti dalla Regione Liguria i lavoratori andranno in Prefettura, per chiedere una nuova data di convocazione al Ministero. In prefettura si terrà un presidio permanente. Sono 150 le procedure di licenziamento in corso. "Se non arriveranno risposte convincenti e soprattutto la data di un incontro a Roma con il governo e l'azienda bloccheremo Genova. Il governo deve dirci qual è la sua linea sulle multinazionali" così Paolo Mura (Rsu Ericsson).
"Il ministro dello Sviluppo Economico e quello del Lavoro devono intervenire con gli Enti locali sulla vicenda Ericsson con la massima solerzia e attenzione, di fronte a un piano presentato dall'azienda di riduzione dell'organico poco accettabile, sia dalle amministrazioni locali che dal Governo nazionale". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Ci aspettiamo che l'azienda presenti un piano industriale più consono ad una discussione tra le parti - continua Toti - Al momento non è ancora avvenuto, ma non dispero che avvenga nelle prossime ore".
"Inaccettabile il continuo rifiuto da parte di Ericsson a sedersi a un tavolo e la totale debolezza delle istituzioni nei confronti di una multinazionale. Toti faccia pressione con ogni mezzo a disposizione sul ministro Calenda per affrontare l'emergenza occupazionale e bloccare subito la procedura di esubero". Lo dicono Alice Salvatore e Marco De Ferrari, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, a margine dell'incontro di capigruppo con i lavoratori dell'azienda svedese.
"Ecco il risultato dell'aver fondato tutta l'operazione Erzelli senza pretendere la presentazione di un piano industriale a garanzia e tutela del territorio e dei lavoratori locali. Affidandosi a occhi chiusi a multinazionali straniere lontanissime dalla realtà genovese e indifferenti alle esigenze del territorio e dei suoi cittadini - attaccano i portavoce M5S - servono sia un piano industriale sia azioni tempestive da parte della Regione entro un mese, quando scadranno i 40 giorni di trattativa sindacale".
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Ericsson, nuovo sciopero e manifestazione: "Senza una convocazione bloccheremo Genova"
Domani assemblea dei lavoratori, l'8 luglio sciopero nazionale
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