cronaca

E il leghista Garau benedice l'ordinanza anti alcol varata dal Comune
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La movida? Spostatela alla Fiera e lasciateci dormire. È la proposta tranchant di Claudio Garau, uno che in centro storico ci vive e che da anni fa da portavoce a residenti e commercianti di piazza Sarzano. La “Svizzera del centro storico”, come la chiama lui, che però si prende anche gli effetti collaterali, quelli della festa chiassosa e alcolica che anima i vicoli di piazza delle Erbe e dintorni nel fine settimana.

“Il rapporto del residente con la movida dopo una certa ora è pessimo.
A un certo punto della notte non c’è alcun controllo. Girano persone sotto l’effetto di alcol, peraltro scadente, comprato a prezzi irrisori. Noi della zona abbiamo avuto diversi problemi in questi anni, soprattutto dai Giardini Luzzati. Non è possibile fare concerti fino a tarda notte”. La situazione, secondo Garau, sarebbe ormai sfuggita di mano. Ci sono stati episodi limite: “Giovani che sono saliti sulle impalcature per dare pugni sulle persiane. Un ragazzo ha urlato dalla finestra ‘È ora di finirla’ e gli sono state tirate delle pietre”.

A parte la vecchia piaga dello spaccio e il rumore, i problemi sarebbero praticamente due: l’alcol e gli orari dei negozi che lo vendono. E Garau, militante della Lega Nord, spezza una lancia in favore del Comune e della contestatissima ordinanza anti movida: “L’assessore Fiorini, in questo caso, ha lavorato bene. Certo, non abbiamo risolto tutti i problemi, ma la chiusura regolamentata in certi casi è servita”. Un plauso al centrosinistra? “Destra o sinistra, ai cittadini non importa. Per anni il fenomeno è stato sottovalutato, ora si inizia a prendere coscienza”. E i commercianti? “Chi ha fatto ricorso, evidentemente, non vuole una movida sana”.

E se il centro storico non è “strutturalmente adatto” a ospitare la movida, Garau propone di spostarla. Dove? Alla Fiera del Mare. “Perché no? È uno spazio che vive un profondo degrado, che mai avremmo immaginato di vedere. Ha bisogno di rilancio. È un’ipotesi che si può prendere in considerazione, mi sono già confrontato con altri residenti della nostra zona”. Un’idea fantasiosa ma neanche troppo, “una provocazione”, chiarisce il portavoce di Sarzano.

Eppure, se una certa parte del centro storico ha ripreso a vivere, è anche grazie a quella movida che i giovani continuano a difendere, unico barlume di svago in una città vecchia e ingessata. “È vero, può essere un volano esagerato, bellissimo – replica Garau – Ma come in tutte le cose, ci vuole un orario di apertura e di chiusura. Non ci lamentiamo se c’è un ubriaco che urla, quello succede ovunque. Però a mezzanotte la festa deve finire. C’è gente che vuole dormire”.