
La lettera, inviata al presidente del Consiglio e ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro, ricorda i finanziamenti pubblici di cui l'azienda ha usufruito attraverso i protocolli di intesa e gli accordi di programma per i siti di Pisa e Genova (trasferimento a Erzelli), e chiede un impegno per la tutela dei lavoratori pensando anche a "investimenti in considerazione delle opportunità previste per i prossimi anni dal Piano Strategico Nazionale per la banda ultralarga, un business a cui di certo Ericsson vorrà partecipare".
Intanto Il sindaco Marco Doria e l'assessore Emanuele Piazza hanno incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori. L'amministrazione comunale, ribadendo la propria solidarietà ai dipendenti, ritiene che la vertenza, per il suo carattere nazionale, debba vedere pienamente coinvolto il Governo.
Il Comune di Genova ha chiesto che sia proprio il governo a fare richiesta di ritirare le procedure di licenziamento avviate. "Contestualmente - spiega la nota di Palazzo Tursi - deve aprirsi una discussione sulla strategia e la presenza di Ericsson in Italia. Garantire tale presenza significa difendere un prezioso patrimonio di competenze e saperi del nostro Paese".
IL COMMENTO
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