
"Nei confronti dei delinquenti occorre tolleranza zero e certezza della pena", aggiunge Piana, stigmatizzando il fatto che il migrate in questione sia stato posto agli arresti domiciliari nonostante la condanna a 5 anni e due mesi di reclusione. "Nei campi profughi e nei centri di accoglienza deve essere garantita la sicurezza, che non può essere affidata solo a dipendenti di Cooperative o responsabili della Croce Rossa", conclude Piana.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo