
Tra i dati più significativi l'aumento della spesa per la cultura pro capite dei liguri e dei turisti stranieri e l'aumento della lettura del 2% in 10 anni. I liguri, secondo il rapporto di Federculture amano il cinema (47%), musei e mostre (32%), meno i concerti di musica classica (8%). Tra i tanti dati del rapporto il più curioso, per quanto riguarda la Liguria e i musei statali, sta nel numero di visitatori: in calo, -6,63% in un anno, per un totale di 125.079 visitatori. Di questi i paganti sono 54.403, meno della metà.
Per il direttore di Federculture Claudio Bocci "Genova e la Liguria sono parte fondamentale nel processo di sviluppo a base culturale del Paese. C'è da lavorare - ha detto Bocci - soprattutto nell'ambito della valorizzazione e gestione della cultura. Genova ha alcune esperienze di eccellenza come Palazzo Ducale che crea valore e sviluppo del territorio. Dobbiamo saper coniugare impresa culturale e impresa creativa e valorizzarle attraverso la gestione".
"Se sapremo creare efficienti imprese culturali - ha detto ancora Bocci - potremo mettere in moto lo sviluppo. Cosa manca? nella cultura c'è la necessità dell'approccio integrato - ha concluso -. I diversi livelli istituzionali come la Regione, la Provincia per quel che potrà ancora fare e i Comuni possono e debbono lavorare insieme per darsi gli strumenti necessari".
IL COMMENTO
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