
"Per la prima volta Genova viene utilizzata come location principale per un film indiano e non solo per le scene di raccordo, come succedeva fino ad ora - ha detto Andrea Parodi, location manager e art director -. Il film, oltre a essere ambientato a Genova sarà anche localizzato e, quindi, il nome della città sarà Genova anche per gli indiani".
Una buona occasione per la forza lavoro specializzata del capoluogo ligure, una decina di tecnici e molte comparse, per un totale di indotto stimato attorno ai duecentomila euro, ma anche per le possibilità turistiche della città, visto che sarà proiettato in 200 sale prima di passare al piccolo schermo. "Questo film - spiega Parodi - avrà un bacino d'utenza superiore ai 15 milioni di spettatori, perché si tratta di una coproduzione tra India e Bangladesh che, nel 2018, passerà direttamente sulla televisione dei due paesi".
IL COMMENTO
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