Ma è lo stesso Comune del Tigullio attraverso un comunicato a spiegare che nel conteggio della tassa non ha avvenuta alcuna irregolarità.
La Tari è stata introdotta nel 2014 per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è composta da una quota fissa ed una variabile. La prima è calcolata in proporzione ai metri quadrati dell’abitazione, la seconda è legata al numero dei membri della famiglia. In taluni casi quest’ultima è stata maggiorata tante volte quante sono le pertinenze dell’abitazione, mentre in realtà andrebbe calcolata una sola volta sull’insieme di casa e pertinenze immobiliari, cioè soffitte, cantine e box, tenuto conto sempre del numero dei familiari. E’ proprio quest’ultimo il criterio adottato dal Comune di Zoagli nell’emissione degli atti.
Nello specifico, infatti, la quota fissa della tariffa per le utenze domestiche è stata determinata applicando alla superficie dell’alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza le tariffe per unità di superficie parametrate al numero degli occupanti; invece è stata determinata in relazione al numero degli occupanti la quota variabile della tariffa per le utenze domestiche. Quest’ultima è un costo fisso che il nucleo familiare è tenuto a pagare in base al numero dei componenti ed è costituita dalla somma di tutti quei costi variabili che il Comune sostiene per differenziare, trattare e smaltire i rifiuti. Ad esempio se un nucleo familiare abita in un appartamento ed utilizza le sue pertinenze – tra cui soffitta, garage, cantina - è tenuto a pagare una sola volta quel costo fisso che è dato dalla quota variabile, mentre la quota fissa è rapportata alla superficie totale dell’immobile-appartamento, garage, soffitta e cantina, etc.
Il Sindaco Franco Rocca rileva “quanto il lavoro svolto dagli uffici comunali sia stato rapido e solerte e abbia portato riscontri e risultati positivi nei confronti del pagamento della tassa da parte dei cittadini".
IL COMMENTO
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