
Non convenzionale perché Casaccia che scrive anche di cinema e libri sul web magazine Carmilla col nome de plume Dziga Cacace,m i film li mangia. E’ un divoratore di celluloide, perché le sue visioni partono dalla celluloide, per atterrare sui palinsesti digitali televisivi, statali e privati, non sfuggendo ai rischi cerebrali dei cineforum e a quelli infettivi di oscuri film porno.
Vent’anni di scorribande per piazze, sale, caruggi e avenue, intervallate da molli visioni da sofà , sempre tenendo fede al principio del libero giudizio. Liberissimo. Perché Casaccia non ferma la sua scure davanti a nessuno.
La guida, spessa e densa di divertimento e analisi, spazia dal 1995 al 2001, sobbalza commosso dalle Luci della ribalta, s’incanta con Fantozzi, sogna biglietti gratuiti per vedere In barca a vela contromano, piange di noia davanti alle …Finestre che ridono di Pupi Avati, e , davvero grandioso, rende vasti omaggi al Piero Chiara versione Tognazzi di Venga a prendere il caffè da noi. Di fronte a Emerenziano Paronzini e alla sua dipendenza da maionnese (“la magnuesa….lacustre”) chapeau!.
Ci sarà da divertirsi e provocare nell’incontro di venerdì. Lo giuro.
IL COMMENTO
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