La Liguria mette a bando oltre 1 milione e 500mila euro per la ristrutturazione e adattamento di appartamenti destinati a persone disabili privi del sostegno familiare o con genitori molto anziani non più in grado di prendersene cura. Si tratta dell’applicazione della Legge 112/2016 con cui il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali stanzia fondi per garantire alle persone disabili gravi la possibilità di vivere, anche dopo il decesso dei propri genitori, in piccoli “gruppi-appartamento” di non più di 5 persone. L’obiettivo è quello di evitare l’istituzionalizzazione e favorire la vita indipendente in un ambiente familiare.
Al bando, pubblicato da Alisa possono concorrere enti pubblici, associazioni di famiglie e soggetti non profit, nonché altri enti di diritto privato con almeno esperienza triennale nel settore, a cui potrà essere riconosciuto un contributo massimo di 100 mila euro per i lavori di ristrutturazione, adeguamento e arredamento dell’alloggio. Il soggetto proponente ha l’obbligo di compartecipare con una quota pari al 20% del costo complessivo dei lavori e di presentare i piano individualizzati di assistenza (Pia), concordati con i servizi sociosanitari territoriali, delle singole persone che saranno ospitate negli alloggi. “Questo progetto – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale – è frutto di un percorso di condivisione con la Consulta Regionale per l’Handicap e le altre associazioni che rappresentano gli utenti e le loro famiglie. Crediamo che dall’integrazione delle Politiche sociali e sanitarie si possano raggiungere obiettivi importanti per il miglioramento della qualità della vita per le fasce di popolazione più fragili”. Il bando sarà pubblicato lunedì prossimo, 30 aprile, sul sito di Alisa; le domande vanno presentate entro il 31 luglio.
A completamento di questa prima fase, Alisa garantirà l’ulteriore somma di 1 milione e 600 mila euro del fondo “Dopo di Noi” per l’assistenza alle singole persone disabili (fino ad un massimo di 1.200 euro mensili, ad esempio per l’acquisto di servizi educativi o di natura assistenziale oppure per l’attivazione di percorsi per accompagnamento per l’autonomia lavorativa e l’inclusione sociale) che, prive del necessario sostegno familiare o con sostegno inadeguato, potranno vivere negli alloggi ristrutturati attraverso il bando. Potranno fruire del contributo mensile per l’assistenza anche le persone che, da sole o con altri disabili, scelgano di vivere in alloggi privati, non destinatari dei fondi del bando per la ristrutturazione. L’auspicio è anche quello di riportare a vivere in un contesto familiare persone che oggi sono in istituto. Tutti gli interventi finanziabili, volti a supportare la persona, devono essere articolati nel Piano Assistenziale Individualizzato, redatto dalle equipe multiprofessionali afferenti ai Servizi sociosanitari territoriali, al fine di garantire l’appropriatezza degli interventi rispetto al bisogno specifico della singola persona.
In materia di disabilità, queste misure si aggiungono alle azioni già intraprese dalla Giunta come, ad esempio, l’aumento delle risorse per le gravissime disabilità o i progetti di vita indipendente.
salute e medicina
Case per disabili, dalla Regione 1,5 milioni per le ristrutturazioni
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